Cos’è il game disorder
La dipendenza da videogiochi, o game disorder, è stata recentemente classificata come patologia dall’Organizzazione Mondiale della Salute, venendo inserita nella nuova edizione dell’International Classification of Desease (ICD-11), all’interno del capitolo sulle patologie mentali.
Perciò dallo scorso gennaio, mese in cui è ufficialmente entrata in vigore la "nuova edizione" della classificazione delle malattie, i medici potranno ufficialmente diagnosticare il game disorder.
Negli anni, le modalità di gioco online sono andate snellendosi via via sempre di più, e se all'alba dell'era dei videogame un gioco costava moltissimo ed era difficile reperirlo, adesso grazie al processo di materializzazione dei supporti si acquista di tutto online per pochi euro.
Di per sé questo fatto non dovrebbe essere un problema, ma anzi un vantaggio. La controindicazione gravissima di questa facilità di accesso al gaming è un mancato controllo di quanto davvero si spende giocando.
I videogiochi on line si distinguono in i free-to-play, giochi il cui accesso è gratuito solo all’inizio (o comunque per una sezione limitata di essi, nei quali comunque per sbloccare tutte le funzionalità è necessario effettuare una serie di pagamenti), e videogiochi pay-to-win.
Ma delle differenze tra i due e di come uno dei due possa innescare il meccanismo della dipendenza dal gioco d'azzardo, ne parleremo nel prossimo articolo.
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