GHB: la droga dello stupro

Ne hai mai sentito parlare?
La cronaca recente, tra politica e spettacolo, ce ne ha parlato spesso, tre letterine che non significavano niente fino a qualche tempo fa.
«Droga dello stupro» o «rape drug» sono nomi che ci raccontano subito molto del suo impiego.
Il GHB, o acido gamma-idrossibutirrico, è diventato noto per i numerosi casi di violenza carnale perpetrati grazie alla sua somministrazione alle vittime.
CHE EFFETTI HA
È una sostanza che fa perdere i freni inibitori e la resistenza fisica. Per questo è utilizzata per abusare delle ragazze senza che se ne accorgano o per raggiungere stati di euforia durante le feste, perché favorisce la socialità e aumenta il desiderio sessuale.
Il GHB è diffuso in forma liquida o polvere bianca e viene assunto quasi sempre mescolato con bevande come il succo d’arancia per mascherare il gusto salato.
Gli effetti principali sono stato confusionale, perdita del senso della realtà e capacità di coordinamento, nausea, vomito e problemi muscolari.
Nei casi più gravi possono verificarsi convulsioni, collasso, coma e morte.
Chi la prende prova un senso di stordimento e diventa meno capace di reagire e perde anche la memoria a breve termine, cioè la capacità di ricordare che cosa è accaduto nelle ultime ore.
L’overdose, con perdita di conoscenza, convulsioni, depressione respiratoria, è frequente perché il dosaggio che la provoca è simile a quello per l’uso «ricreativo».
EFFETTI A LUNGO TERMINE
Nel lungo periodo crea dipendenza fisica e crisi d’astinenza con ansia, tremori, crampi muscolari e insonnia.
L’assunzione insieme all’alcool è molto pericolosa e può essere anche fatale, spesso come risultato di soffocamento durante vomito ed asfissia.
La morte potrebbe anche essere possibile conseguenza di una crisi respiratoria poiché alte dosi di GHB potrebbero eventualmente inibire i centri respiratori del tronco cerebrale.
Un nemico subdolo, da non sottovalutare mai.
Se ti sembra di riconoscerti, o riconosci questo comportamento in un tuo amico o familiare, chiamaci.

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Smart Drugs, il parere della Lucattini

Chi le chiama Smart drugs, sminuisce di molto il problema.
Di fatto LSD, GHB, ketamina sono usate per il loro aspetto performativo, persino giovani medici prima dell’inizio del turno, ne fanno uso.
La denuncia della psichiatra Lucattini.
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La posta in gioco, parla Giacomo

Giacomo ha deciso di registrare questo video per mettere in guardia tutti quelli che come lui vedono nelle sale giochi dei paradisi terrestri.
In questa preziosa testimonianza parla più volte di quanto si possa scendere in basso anche moralmente, in una lenta discesa all'inferno dalla quale è difficilissimo rivedere la superficie.
Ringraziamo Giacomo, la sua sincera emozione, il SerD Lunigiana, il Centro Polivalente Icaro e la Società della Salute della Lunigiana, per questo video.
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Scommettere o investire?

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E tu come ti comporti?
Se per te è normale superare le mille euro l'anno in scommesse, gratta e vinci, poker on line o enalotto, ricorda sempre che qui c'è chi può davvero fornirti un'assistenza completa e un supporto valido, chiamaci all'800 394 088.
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Ser.D: servizio dipendenze

Che cos'è il Ser.D - Servizio Dipendenze? In 9 schede pratiche speriamo di rispondere a tutte le tue domande su cosa sono e a cosa servono i Servizi pubblici per le Dipendenze patologiche del Sistema Sanitario Nazionale, istituiti dalla legge 162/90.
Puoi pensare di non averne bisogno mai o che nessuno attorno a te ne avrà mai bisogno.
Ma se credi che possa essere di aiuto per qualcun altro, o per qualche famiglia che non sa che pesci prendere e non riesce a convincere il proprio familiare ad andarci, semplicemente condividi.
Se invece pensi che il Ser.D. potrebbe esserti utile in prima persona o potrebbe esserlo per un tuo amico o familiare e hai bisogno di aiuto,
chiamaci all' 800 394 088.
Troverai persone competenti che sapranno esserti di supporto e aiutarti concretamente ad affrontare il problema.
Se ti sembra di riconoscerti, o riconosci questo comportamento in un tuo amico o familiare, chiamaci.

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Cocaina: la video testimonianza di A.

"Non hai più la gestione di niente, pensi solo a quello e quando
hai venti euro in tasca pensi a quello, e quando ne hai
cinquanta, li spendi non gestisci più niente.
Ti gestisce lei.
Non sei più tu il padrone della tua vita, è lei che è padrona della tua vita."
Quella di A., milanese in cura al Sert, è la storia di una comune ragazza 27enne che decide di provare la cocaina con il suo ragazzo dell'epoca.
Una ragazza che non ha mai provato droghe prima di allora e che non ha mai avuto problemi di alcun tipo con le dipendenze.
Finché pian piano la cocaina non diventa il solo pensiero quotidiano e come dice la stessa A., finisce che non ti riconosci più.
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Afghanistan e dipendenze: il punto di Roberto Saviano

"La guerra in Afghanistan è una guerra dell’oppio. Prima delle scuole coraniche, dell’obbligo al burqa, prima delle spose bambine, prima, i talebani sono dei narcotrafficanti... L’eroina talebana fornisce camorra, ‘ndrangheta e Cosa Nostra, fornisce i cartelli russi, e rifornisce Cosa Nostra americana e tutte le organizzazioni di distribuzione in Usa a eccezione dei messicani che cercano di rendersi autonomi dall’oppio afgano...”
Oltre ad essere terroristi, i talebani sono narcotrafficanti che fanno affari sulla pelle delle persone dipendenti.
Al di là di ogni colore politico, prendete sei minuti per ascoltare la lucida analisi di Roberto Saviano sulla situazione afghana.
Gli 80 miliardi di dollari spesi dagli USA per addestrare un esercito in vent'anni sono nulla se paragonati ai 120 incassati dai talebani dal mercato dell'oppio, che porta non solo all'eroina, ma anche alle comuni morfina e codeina che adoperiamo nelle anestesie chirurgiche e locali, come quelle del dentista.
I talebani spesso rivendono a società indiane che poi rivendono a case farmaceutiche. Ma la radice è sempre la stessa.
Come in ogni guerra, prima dei principi e dei valori, vengono il profitto e il ritorno personale.
Dietro a ogni dose comprata, c'è un agricoltore che è stato costretto a coltivare papaveri da oppio dal regime (che altrimenti lo avrebbe evirato), c'è la sofferenza, il dolore di molti e il profitto di pochi arricchiti e senza scrupoli.
Dietro ogni droga c'è un mercato illegale che ha come prezzo dignità e vite umane, di chi produce quanto di chi consuma.
Non andrebbe mai dimenticato.
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Ludopatia: un cortometraggio con Nino Frassica

Un Nino Frassica in vesti inaspettate e diretto da Andrea Traina è Ulisse, un ex-imprenditore vessato dagli usurai, che a causa del vizio del gioco vede andare in pezzi tutta la sua vita.
Girato a Vittoria in provincia di Ragusa, il cortometraggio è stato promosso dall'assessorato regionale Salute della Regione Siciliana e finanziato dalla ASP di Ragusa UOC Dipendenze per il contrasto alla dipendenza dal gioco d’azzardo patologico. L’iniziativa, infatti, rientra in una più vasta azione a cura del Dasoe dell’Assessorato per contrastare le dipendenze.
Solo un assaggio in questo trailer, di una storia drammatica per la prima volta riletta e raccontata in chiave fiabesca. Non si sono lupi cattivi, ma usurai ben determinati contro un dipendente da gioco d'azzardo che non riesce a uscirne.
Ti ricorda nessuno questo povero Ulisse? Vuoi aiutarlo a raggiungere la sua Itaca senza un'odissea di umiliazioni e disperazione?
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Dipendenze senza sostanza

Fino alla fine degli anni Ottanta, dire dipendenza rimandava subito la mente a una droga, una sostanza, a un qualcosa che rendeva schiavi da un punto di vista chimico e fisico.

Negli ultimi anni sono emerse invece delle nuove forme di dipendenza, pericolose allo stesso modo ma con una differenza essenziale: anziché essere innescate dall’assunzione di sostanze, derivano da un comportamento eccessivo e disfunzionale messo in atto dal soggetto.

“New addiction” è il termine che designa queste dipendenze comportamentali, nuove ma con le stesse connotazioni della tossicodipendenza.

Il reale problema è che l’oggetto della dipendenza in questo contesto è un’attività perfettamente lecita e socialmente accettata.
Fare shopping, lavorare, navigare su internet, scommettere... persino fare l’amore. Tutto legale.

Fortunatamente però, proprio come per le tossicodipendenze, esistono professionalità specifiche a cui rivolgersi per uscire fuori da questo tipo di percorso, che per quanto rientri nella legalità, può comunque distruggere un individuo e la sua vita.

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Cocaina, le testimonianze

“La prima cosa è la cocaina, viene prima di tutto”
Questa testimonianza, molto cruda e a tratti insostenibile nel raccontare le conseguenze dell’uso prolungato e massiccio di cocaina, non deve stupire.
Molti dei racconti che abbiamo raccolto anche dai ragazzi che seguiamo nei nostri centri, hanno le stesse parole e descrivono i medesimi meccanismi.
È importante ascoltare chi ne è uscito, per sentire a viva voce non solo di quanto si parli di una sostanza subdola e potente, ma anche di quanto sia indispensabile un aiuto esterno.
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