La rabbia degli innocenti e il bullismo di strada. Una prospettiva evolutiva.
La rabbia degli innocenti e il bullismo di strada. Una prospettiva evolutiva.
Giovedì 29 Febbraio ore 18.00 presso Villa Lorenzi Via P. Grocco, 31 - 50139 Firenze
Dott. Mauro Di Lorenzo - PsicologoPsicoterapeuta
Direttore della scuola di specializzazione in Psicoterapia Psicoanalitica
dell'Adolescente e del Giovane Adulto del Minotauro
Cineforum Villa Lorenzi – Tre Piani, 20 aprile ore 20.45
Regia di Nanni Moretti. Un film con Margherita Buy, Nanni Moretti, Alessandro Sperduti, Riccardo Scamarcio, Elena Lietti.
Conduce il Dott. Duilio Borselli
Storia delle sostanze stupefacenti, capitolo 1: l’eroina
Il 10 Agosto 1897 Felix Hoffmann riuscì a realizzare l’acetilazione dell’acido acetilsalicilico, creando così quella sostanza che sarebbe diventata famosa come Aspirina.
11 giorno dopo nacque, attraverso lo stesso processo operato sulla morfina, una sostanza che porterà il nome di Eroina, a sottolineare le sue proprietà mitiche, dato che si pensava potesse curare molte patologie senza gli effetti di dipendenza dati dalla morfina.
Pensata come alternativa alla codeina, veniva somministrata ai tubercolotici che da subito respiravano meglio, scambiando la sedazione del centro del respiro (quella che porta alla morte in overdose) per cura dell’affanno polmonare.
Usata per molte patologie sia su adulti che su bambini e donne in attesa, Heroin era somministrata anche a chiunque soffrisse di ninfomania: la sostanza limitava l’impulso sessuale.
Ci vollero 30 anni, fino al 1925, perché gli USA si rendessero conto dei milioni di eroinomani generati dall’impiego di questa sostanza.
Nel frattempo nel mondo intero se ne era ampiamente abusato, dall’Egitto, dove nel 1930 ogni 28 abitanti uno era dipendente da eroina, alla Cina, dove si fumava al posto dell’oppio, fino alla nostra Europa, in cui Portogallo e Cecoslovacchia decisero di bandirla nei primi anni Sessanta.
Successivamente al bando dall’uso farmacologico, la forte richiesta clandestina fece sì che il mercato dell’eroina divenisse fiorentissimo e tra il ‘77 e il ‘92 si trasformò in problema sociale, perché per comprarla spesso i dipendenti rubavano o si prostituivano.
A inizio anni Novanta, oramai decimate intere generazioni di consumatori e presa coscienza delle gravi conseguenze dell’uso di eroina, l fenomeno andò via via scemando, mentre le nuove droghe ricreative, come l’ecstasy, andavano a sostituirla sul mercato.
Oggi quasi 300mila persone in Italia fanno uso di eroina. Chi la inietta in vena e chi la fuma. Novantamila sono in trattamento presso i Serd ma il problema è tutt’altro che lontano.
Se ti sembra di riconoscerti, o riconosci questo comportamento in un tuo amico o familiare, chiamaci.
800.39.40.88
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Geoverdose
Quella che vedi qua sotto è un'istantanea catturata dal sito GeOverdose.it, un sistema informatico geografico (GIS) interfacciato ad un sito internet, in grado di visualizzare su una mappa dell'Italia tutti i decessi per overdose e gli altri eventi acuti mortali (o a rischio di morte) correlati all'assunzione di droghe e alcol, utilizzando le coordinate geografiche normalmente utilizzate dai sistemi satellitari di geolocalizzazione.
L’idea di base del sistema è quella di rappresentare la mortalità acuta per droghe su una cartina dell’Italia, in maniera continuamente aggiornata ed in tempo reale.
Sfortunatamente, come evidenziato dal numero di morti per regione, Firenze è seconda solo a Venezia, in questa triste classifica.
Se poi selezioniamo le sole morti per overdose di eroina, purtroppo il risultato non cambia.
(fonte: https://www.geoverdose.it)
La scelta della realizzazione di un sito web risponde alla volontà precisa di mettere questa risorsa a disposizione di tutti gli utenti della rete: operatori del settore e dei servizi di emergenza, giornalisti, epidemiologi, amministratori, funzionari, forze dell’ordine e anche comuni cittadini interessati.
Questo dato riguarda tutti noi, rappresenta una falla nel sistema della prevenzione, dell'informazione e dell'aiuto in Toscana. Stiamo facendo tanto, ma abbiamo bisogno dell'aiuto di ciascuno di voi.
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Ser.D: servizio dipendenze
Che cos'è il Ser.D - Servizio Dipendenze? In 9 schede pratiche speriamo di rispondere a tutte le tue domande su cosa sono e a cosa servono i Servizi pubblici per le Dipendenze patologiche del Sistema Sanitario Nazionale, istituiti dalla legge 162/90.
Scoprile tutte su https://www.facebook.com/numeroverdeceart/photos/pcb.222765516473589/222752536474887/
Puoi pensare di non averne bisogno mai o che nessuno attorno a te ne avrà mai bisogno.
Ma se credi che possa essere di aiuto per qualcun altro, o per qualche famiglia che non sa che pesci prendere e non riesce a convincere il proprio familiare ad andarci, semplicemente condividi.
Se invece pensi che il Ser.D. potrebbe esserti utile in prima persona o potrebbe esserlo per un tuo amico o familiare e hai bisogno di aiuto,
chiamaci all' 800 394 088.
Troverai persone competenti che sapranno esserti di supporto e aiutarti concretamente ad affrontare il problema.
Se ti sembra di riconoscerti, o riconosci questo comportamento in un tuo amico o familiare, chiamaci.
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Ludopatia: un cortometraggio con Nino Frassica
Un Nino Frassica in vesti inaspettate e diretto da Andrea Traina è Ulisse, un ex-imprenditore vessato dagli usurai, che a causa del vizio del gioco vede andare in pezzi tutta la sua vita.
Girato a Vittoria in provincia di Ragusa, il cortometraggio è stato promosso dall'assessorato regionale Salute della Regione Siciliana e finanziato dalla ASP di Ragusa UOC Dipendenze per il contrasto alla dipendenza dal gioco d’azzardo patologico. L’iniziativa, infatti, rientra in una più vasta azione a cura del Dasoe dell’Assessorato per contrastare le dipendenze.
Solo un assaggio in questo trailer, di una storia drammatica per la prima volta riletta e raccontata in chiave fiabesca. Non si sono lupi cattivi, ma usurai ben determinati contro un dipendente da gioco d'azzardo che non riesce a uscirne.
Ti ricorda nessuno questo povero Ulisse? Vuoi aiutarlo a raggiungere la sua Itaca senza un'odissea di umiliazioni e disperazione?
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Le 7 fasi della dipendenza
Davanti a una situazione di dipendenza da sostanze, spesso si fatica a 'leggere' il comportamento di chi ne è vittima, preferendo trovare ogni tipo di alibi possibile anziché ammettere il problema, nella maggior parte dei casi perché non si hanno gli strumenti per gestire situazioni tanto delicate.
Abbiamo provato a riassumere i passaggi attraverso cui il consumo occasionale si stratifica e si trasforma poi in una vera e propria dipendenza.
Se ci sei passato, se pensi che attorno a te non possa accadere mai, se credi che possa essere di aiuto per qualcun altro là fuori, semplicemente condividi.
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COSA È IL SerD e COME USUFRUIRNE
Può richiedere l’aiuto e l’intervento di un SerD chiunque ritenga di avere problemi di dipendenza causati da tabacco, bevande alcoliche, psicofarmaci o sostanze stupefacenti; chi vuole un aiuto per smettere; chi desidera controllare il proprio stato di salute rispetto ai propri comportamenti a rischio (ad esempio per accertarsi di non avere contratto virus come l'HIV). chi vuole semplicemente informazioni sulle sostanze che sta assumendo.
Possono richiederlo i familiari o le persone vicine a chi potrebbe avere problemi di dipendenza, per un aiuto in prima persona o indiretto verso l'amico o il parente.
I SerD collaborano con Scuole, Associazioni, Enti Locali, Istituzioni pubbliche e private che intendono attivare una rete per il contenimento sociale di questi problemi, ricevere informazioni su questi fenomeni, avviare attività di prevenzione o percorsi di formazione rivolti ai propri appartenenti.
Possono rivolgersi al SerD sia persone maggiorenni che minorenni. Il Servizio è completamente gratuito per tutti i cittadini italiani e per gli stranieri regolarmente iscritti al Servizio Sanitario Nazionale; non è necessaria alcuna prescrizione medica per l’accesso e la Legge garantisce l’anonimato a chi vi si rivolge, anche se – nel caso di minorenni – è necessario il riferimento a chi esercita la potestà genitoriale. Per gli stranieri irregolari (stranieri temporaneamente presenti), sono garantite alcune attività e prestazioni essenziali.
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