Fumare la cocaina porta il soggetto tossicodipendente ad avere bisogno di un significativo incremento della quantità della sostanza da consumare. Ciò dipende sicuramente dall'assuefazione alla sostanza stessa ma non di meno dal processo di preparazione del crack, "dal cucinarla", per chi usa un linguaggio di strada.
Questo processo prevede la perdita, attraverso processo chimico, del "taglio", quindi di quelle sostanze che vengono usate per allungare la cocaina, che ricordiamo non viene mai venduta pura. Questo passaggio comporta una perdita di oltre l'80% del peso della dose acquistata, che ricordiamo essere compresa tra 0,3 e 0,7 grammi, in quanto rimane solo la cocaina pura.
Questa considerevole perdita di grammatura, che ricordiamo si applica anche al processo di iniezione ma non a quello di inalazione, abbinata all'aumento del craving, cioè al bisogno di assunzione della sostanza, e aggiunta al minor tempo di benessere indotto dalla sostanza, porta, inevitabilmente, la persona ad avere un bisogno maggiore di dosi.
Non è raro incontrare delle persone, con una dipendenza ben strutturata, che hanno un consumo giornaliero di 5 grammi di cocaina ma che possono arrivare, nei casi più estremi, anche a 10 grammi.
Facendo dei conti molto realistici, presi direttamente dalla strada, calcolando il prezzo del "pallino", quindi della dose di cocaina, compresa tra i 30 e 50 euro e la sua grammatura media oscillante tra 0,4 e 0,6 grammi otteniamo che per soddisfare il bisogno, e non andare in astinenza, una persona con un consumo di cocaina di 5 grammi al giorno ha una necessità economica di circa 300-400 euro al giorno.
Chiaramente parliamo di prezzi al dettaglio, come qualunque altro articolo si voglia acquistare, maggiori sono le quantità acquistate minore è il prezzo. Diventa difficile fare un calcolo preciso della spesa mensile di chi fuma la cocaina perché dipende da tante variabili compresa la purezza della sostanza e dagli accordi "ad personam" che esistono tra venditore e acquirente ma quello che possiamo dire con estrema certezza è che servono migliaia di euro al mese per finanziare questa dipendenza.
Questa quantità di denaro è praticamente impossibile da reperire solo ed esclusivamente attraverso l'attività lavorativa, che molto spesso è sensibilmente, per non dire irrimediabilmente, compromessa dalla dipendenza.
Quindi dopo aver prosciugato le proprie risorse finanziarie il dipendente passa a chiedere in prestito soldi a parenti e amici fino al furto dalla casa di famiglia di qualsivoglia oggetto di valore, contante compreso, da rivendere ai vari ricettatori.
Una volta che attorno a sé si è fatto completamente terra bruciata e nessuno è più disposto a dargli una mano, il tossicodipendente (specialmente a chi dipende dalla cocaina che come molti studi dimostrano ha una forte influenza sull'aumento dell'aggressività del soggetto) si trova "costretto" a delinquere per procacciarsi il denaro per comprare la sostanza di cui ha disperatamente bisogno.
Ciò comporta principalmente reati riconducibili a furti e rapine sia a singoli individui sia ad attività commerciali. L'aumento dell'aggressività abbinato al desiderio incontrollabile di assunzione della sostanza, la perdita totale di freni inibitori e in molto casi la seria compromissione del quadro psichico, con l'insorgere di deliri paranoidei gravi può portare la persona ha commettere gravi reati che possono arrivare fino all'omicidio allo scopo di rapina.